La Pupa, antico personaggio del folklore abruzzese, è un enorme fantoccio di cartapesta, con l’aspetto di una donna procace, montato su un telaio di canne e riempito di petardi. La Pupa è vuota all’interno affinché possa essere “indossata” da un uomo che dovrà farla danzare e accendere i petardi.
Nel passato ogni festa contadina in Abruzzo si concludeva con l’incendio della Pupa, una tradizione che resiste in pochi comuni abruzzesi fra i quali Cappelle sul Tavo, dove le Pupe sono protagoniste di una gara che coinvolge tutti i quartieri e le contrade del paese.
Il momento centrale del Palio delle Pupe è la sera del 15 agosto quando le Pupe arrivano in corteo al campo sportivo e iniziano a danzare davanti ad una giuria fra lo scoppio dei mortaretti.
Alla fine dell’esibizione delle Pupe la giuria sceglie la pupa vincente, che in genere è quella più vistosa e con il gioco di petardi più spettacolare.
La preparazione della festa coinvolge tutto il paese per vari mesi sia nella costruzione delle Pupe, sia nell’allestimento dei carri che il pomeriggio del 15 agosto sfilano nelle vie del paese addobbati con bandiere e luminarie, fra sbandieratori e majorettes. La manifestazione è in genere arricchita da una mostra sul Palio, da stand gastronomici e da una ricca lotteria che serve a finanziare la manifestazione.
Secondo gli organizzatori il Palio delle Pupe di Cappelle sul Tavo è la manifestazione più longeva e antica della provincia di Pescara.