Il 13 luglio di ogni anno, Villamagna rievoca il miracolo che la protettrice Santa Margherita compì nel 1556, quando i saraceni arrivarono ad attaccare il paese. La santa sbarrò la strada agli invasori con un’enorme trave fiammeggiante, proprio mentre stavano per varcare la porta principale di Villamagna.
La festa in onore di Santa Margherita inizia con le cerimonie religiose e la processione, poi tutti gli abitanti di Villamagna partecipano alla rievocazione della battaglia e del miracolo di Santa Margherita: da un lato un numeroso gruppo di giovani vestiti da guerrieri saraceni, dall’altro la gente di Villamagna.
La rievocazione del miracolo di Santa Margherita presenta in varie scene i tentativi dei saraceni di assediare il paese, l’apparizione di Santa Margherita, interpretata da una bella ragazza, l’incendio della trave.
La scena conclusiva è quella della conversione dei saraceni dinanzi alla statua di Santa Margherita, con l’offerta di dolci e vino da parte della popolazione di Villamagna agli invasori convertiti e il dono di canestri pieni di grano e ciambelle alla santa protettrice di Villamagna.