La sera del 20 gennaio, giorno precedente la ricorrenza della data del martirio di San Sebastiano, davanti alla cattedrale di San Tommaso, il Vaporetto (una barchetta di cartapesta carica di petardi) viene fatta scorrere su un filo teso fra due case grazie a un meccanismo azionato dal calore di una fiamma.
Arrivato a un capo della corda il Vaporetto torna indietro e se raggiunge il punto di partenza sarà un’annata fortunata per l’agricoltura e per i pescatori di cui San Sebastiano è protettore.
Seguono fuochi d’artificio e, nei ristoranti e in casa, la cena tradizionale a base di baccalà e broccoli, detta lu puzzenétte, come la casseruola con il lungo manico e tre piedi di ferro in cui viene cucinata.