E’ una tradizione che risale al XIII secolo, perpetuata dall’Arciconfraternita di Nostra Signora del Soccorso di Teramo. Alle quattro del mattino del Venerdì Santo i confratelli, in saio nero, e le consorelle, in gramaglie, portano in processione alla luce delle fiaccole la statua della Madonna Addolorata.
Il corteo parte dalla chiesa di Sant’Agostino, in piazza Sant'Agostino, e seguendo un percorso lungo più di sei chilometri tocca sette chiese del centro storico nella simbolica ricerca del Figlio della Madonna, mentre i fedeli cantano l’inno “Il Figlio dov’è”.
Dopo la tappa al Convento della Madonna delle Grazie il corteo torna indietro e sosta nella Cattedrale, infine verso le sette del mattino rientra nella chiesa di Sant’Agostino. A sera la statua della Madonna Addolorata e quella Figlio sfilano insieme nella processione della Passione alla quale partecipano oltre cento giovani.