La festa di San Venanzio, patrono di Raiano, dura tre giorni, dal 16 al 18 maggio, durante i quali l’eremo in cui soggiornò il santo diventa meta di una folla di pellegrini. La tradizione popolare attribuisce a questo luogo poteri taumaturgici perché vi è impressa l’orma del corpo del santo eremita.
I fedeli, infatti, si sdraiano dentro l’orma del corpo per ottenere la grazia di guarire da malattie reumatiche e artrosi. E’ anche d’uso deporre piccoli sassi dentro l’orma del piede e ritirarli dopo le funzioni religiose per conservarlo come reliquia.
Prima di tornare a casa i pellegrini attingono l’acqua miracolosa del fiume Aterno che scorre sotto il santuario e raccolgono nella zona circostante piante di stipa penata, una graminacea dal lungo ciuffo filiforme, detta cienciapallante o lino delle fate.